La tonnara di Favignana

A Favignana siamo andati a visitare la tonnara. In pratica si trattava di una fabbrica per la lavorazione del tonno, che produceva le classiche scatolette di tonno. È stata recentemente ristrutturata per spiegare come funzionava questa industria del tonno, dalla cattura all’esportazione delle scatolette. Gli spazi sono affascinanti e trovo che siano stati ristrutturati con la giusta misura. Ecco alcune foto:

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Il colore del mare

Oggi mi sono fatto una bella veleggiata, con vento sostenuto e mare formato, da Sciacca a San Leone. Tra Capo Bianco e Capo Rossello il colore del mare è stupefacente. Azzurro verde turchese molto chiaro. Il colore che a volte si trova vicino a riva, con 4-5 m di acqua davanti alle spiagge di sabbia bianca, qui lo si trova per un vasto tratto di mare, fino a 20 m di profondità: è impressionante. Luminoso, quasi accecante, tanto che si fa fatica a leggere le onde, tu ci navighi attraverso e sembra di galleggiare su un tappeto volante arabo. Fortunatamente più al largo c’è una striscia di colore blu scuro rassicurante, del mare normale. Dovrò tornare in questo posto, con mare calmo, per passare una notte all’ancora.

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Il ritorno dei pescherecci

Oggi pomeriggio, qui a Sciacca, sono andato al porto dei pescatori mentre tornavano le barche dopo la giornata di pesca: uno spettacolo!
Appena arrivava una barca, tutti si avvicinavano, chi a piedi, chi con il furgoncino frigorifero, chi con l’Ape Piaggio; pescivendoli, grossisti del pesce, armatori, cuochi dei ristoranti, venditori di ghiaccio, perditempo, turisti curiosi, ognuno parte di questo magnifico teatro. Discussioni e contrattazioni sul prezzo a non finire. Naturalmente “nun aggiu capit ‘na minchia”, ma non fa niente, è stato bello.

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La storia del pesce Tonto

Il pesce Tonto oggi verso le 12.30 nuotava tranquillo nel Canale di Sicilia, davanti ai templi greci di Selinunte, alla ricerca di pesciolini più piccoli da mangiare. Ad un tratto ne vede uno bello appetitoso, che sguscia tra le acque a bella velocità. Allora lo insegue e GNAFFF.
Ma il pesciolino finto nascondeva l’amo appeso al filo attaccato alla mia barca. E così il pesce Tonto è finito sulla mia barca, eccolo appena pescato, sventrato pulito e pronto da cucinare, arrostito in padella, e sfilettato con il riso bianco. Che bontà.

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Il Satiro Danzante

A Mazara del Vallo, una cittadina di pescatori a sud-ovest della Sicilia, dove sono passate un sacco di culture diverse, viene custodita una statua di rara energia. Consiglio a tutti di andare a vedere dal vivo il Satiro Danzante: è davvero emozionante. Si tratta di una statua di bronzo greca, si dice che risale al II o III secolo avanti Cristo, ripescata nel 1998 da un peschereccio al largo, tra la Sicilia e la Tunisia. È stata poi restaurata con cura ed ora è esposta al museo omonimo, qui a Mazara. È di una potenza e una perfezione quasi sconvolgenti, dinamica e sensuale.
Ovviamente nessuna foto, la si deve vedere dal vero.

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Ospiti a bordo

Nelle ultime settimane ho avuto diverse visite. Dopo il Joe, che mi ha accompagnato nella traversata dal Giglio alla Corsica, fino a Olbia, che ringrazio ancora, mi hanno raggiunto a Cagliari Patrick e Paola, e successivamente Claudia.
Patrick   Paola   Claudia
Con loro ho fatto la traversata impegnativa verso le isole Egadi, poi più comodamente abbiamo visitato Marettimo, Favignana e Trapani. Patrick e Paola, che ringrazio tanto per la compagnia e l’aiuto preziosissimo durante la traversata, sono poi tornati a casa. Ma subito è arrivato a Trapani un altro gruppo di amici. Bano, Max, Dotta, Lele e Amparo hanno noleggiato una barca a vela Dufour 44 di nome Cristallina a Trapani. È stato divertente incontrarli e navigare assieme per una settimana tra Favignana, S. Vito Lo Capo, Castellammare e Trapani. Ogni tanto ci passavano una birra fresca, a noi che eravamo ancora senza frigo. Tanti saluti e grazie anche a loro.
Cristallina
Ho poi proseguito il viaggio verso sud, da Trapani a Marsala fino a Mazara del Vallo, con Claudia, che presto ritornerà in Ticino. È stato un bel periodo, grazie Claudia e buon viaggio.
Io proseguirò, sempre in direzione sud-est, a scoprire i tesori della Sicilia.

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Frigo…finalmente.

One moorea II finalmente ha un frigorifero. Dopo lunghe, assidue e faticose ricerche, e lunghe camminate di ore per raggiungere diversi negozi di periferia, sono riuscito a trovare un frigo adatto alla barca.
frigoCi sta (quasi) in un gavone, funziona sia a 220 V che a 12 V: quasi l’ideale.È un’altra vita, con il frigo! Oggi in navigazione da Marsala a Mazara del Vallo, Claudia ha preparato dei panini buonissimi con prodotti freschi da frigo, …e la birretta fresca, che bello!

Ma c’è dell’altro, One Moorea II ora ha anche un tender. Ho trovato a poco prezzo un piccolo canotto gonfiabile che porta 120 kg per scendere a terra negli ancoraggi in rada. (Da usare rigorosamente solo con tempo clemente, per non rischiare di ritrovarsi al largo).

tender

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Vi presento One Moorea II

One Moorea II, così si chiama adesso che ha ricevuto il certificato di bandiera svizzero. Ne sono molto orgoglioso; dopo tutti i lavori che ho fatto!
bandiera

Nella galleria di foto seguente vi faccio vedere gli spazi interni della mia piccola ma vivibilissima e confortevole barca.

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La lunga traversata

A Cagliari mi raggiungono dapprima Patrick e Paola. Sono alla loro prima vacanza in barca e alle prime armi con la vela, entusiasti di affrontare con me la traversata più lunga che ho in programma. Per un paio di giorni facciamo un po’ di vela nel ventoso golfo di Cagliari, e cerco di spiegare loro le cose basilari; imparano velocemente e nella traversata fanno la loro parte alla grande.
Poi ci raggiunge Claudia, skipperessa navigata. Dopo un’attenta pianificazione strategica, decidiamo di partire verso le Egadi lunedì alle 2.00 di mattina. Il forte vento da nord-ovest a quell’ora dovrebbe calare un po’ e portarci di gran carriera fino a Marettimo. Dobbiamo arrivare entro martedì sera altrimenti il vento gira e ci troviamo con uno scirocco sul naso. La strategia funziona a meraviglia, infatti martedì pomeriggio alle 16.00 ormeggiamo a Marettimo. Però abbiamo subito per tutta la traversata un’onda fastidiosa causata dal forte Mistral sul Golfo del Leone, che ha messo a dura prova i nostri stomaci.
È fatta, 160 miglia in 37 ore e 15 minuti di navigazione; ora siamo contenti di farci un giretto con i piedi sulla terra ferma nel bel paesino di Marettimo.
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Mal di mare

Ieri sono partito in modo un po’ affrettato da Porto Corallo in direzione di Villasimius. Un po’ perché il posto è brutto, un po’ per evitare il vento forte previsto per oggi. Questa mancanza di preparazione l’ho poi pagata durante la navigazione. Invece del vento mi sono ritrovato una bella onda incrociata di circa 2 m, schifosissima. Ho sofferto il mal di mare come non mai, e devo aver anche mangiato qualcosa di non adatto. È stata dura: crampi alle mani, sonnolenza e vomito; i sintomi li ho provati tutti. Per fortuna la rotta rispetto al vento era abbastanza comoda e potevo far timonare l’autopilota, la barca filava al traverso a oltre 5 nodi di velocità.
A un certo punto mi costava fatica fare qualsiasi cosa. Ma dopo un po’ si trattava di strambare, con onda e a quasi 6 nodi di velocità. Faccio una cosa per volta. Comincio ad arrotolare il genoa per facilitare la manovra. Riprendo fiato e strambo la randa. La barca continua a fare 5 nodi con sola randa, e allora lascio chiuso il genoa. Su questo lato con l’onda si sta già meglio. Dopo un po’ arrivo dritto dritto a centrare il passaggio tra l’Isola dei Cavoli e Capo Carbonara. È un passaggio abbastanza largo, ma con onda, vento in poppa piena e il mal di mare…. Ragiono se farlo o no: mi accorcia parecchio la rotta e una volta di là dovrei essere protetto dall’onda maledetta; mi ci infilo. Vento in poppa piena, onda di 2 m al lasco, scogli e profondità da controllare: il mal di mare mi passa per la concentrazione (dimostrazione che per buona parte è una questione di testa, mentale). Ce la faccio e sono di là, l’onda non molla ma cambia direzione, molto meglio. Ma non è finita, il vento a tratti scavalca il promontorio e mi arrivano giù dei bei rafficoni. Surf sull’onda con sola randa, vento al traverso e onda da dietro, mica male. Poi per fortuna posso rifugiarmi a Villasimius, porto nuovo ben protetto. controlli di routine, pulizia, ordine e doccia, e sono come nuovo.
…le prove del mare.

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